Calicanto, ippeastro, viola ricadente, elleboro regalano colori e profumi anche nei mesi più freddi, in casa e in giardino

Quanto sono preziose le piante amiche dell’inverno, in grado di regalare fioriture anche quando le altre sono a riposo? Troviamo per loro un posticino in casa, in terrazzo o giardino per godere della loro bellezza e spesso anche del loro soave profumo. Non serve avere il pollice verde: sono piante rustiche che richiedono poche cure e attenzioni e in cambio offrono gioia per gli occhi e per il cuore.

In casa: l’amarillis (o ippeastro)
Se ami le piante fiorite, d’inverno ti conviene coltivare i cosiddetti bulbi forzati, tra i quali l'ippeastro è uno dei più conosciuti, spesso sotto il nome di amarillis. Dal suo grande bulbo nascono fiori altrettanto importanti, che donano carattere ad ogni ambiente. Per assecondare gli appassionati che amano coltivare piante da fiore anche in casa, Amaryllis hippeastrum è una pianta bulbosa originaria del continente americano che si presta alla forzatura in vaso per accompagnare con la sua fioritura il periodo invernale. Non passa certo inosservata: sviluppa da due a sei appariscenti infiorescenze imbutiformi, portate sulla sommità di uno spesso stelo carnoso; a volte gli steli possono essere anche due e il risultato è di grande impatto scenografico, accentuato dal colore del fiore, declinato nel più classico rosso, ma anche rosa salmone, striato o bianco. Anche un solo esemplare risulta quindi molto decorativo.
Puoi acquistare piante già sviluppate in vaso o partire dalla coltivazione del bulbo. A termine fioritura, recidi il fiore ma lascia lo stelo, che manterrà idratato il bulbo, e continua a bagnare (poco) finché il fogliame risulta verde; diminuisci man mano che secca, fino a sospendere del tutto l'innaffiatura. A questo punto, ti conviene affidare il bulbo alla piena terra, per fargli riprendere il suo normale ciclo vegetativo.

In terrazzo: la viola ricadente
Può sembrare fragile e delicata, ma la viola ricadente rappresenta invece un'ottima soluzione per i vasi e le balconiere invernali. È una pianta rustica che non si fa intimorire da qualche gelata notturna, fiorisce a partire dall’autunno e continua senza sosta anche nelle giornate sempre più corte. Forma cascate di fiori lunghe fino a 50 cm, che durano fino alla metà di maggio. Per stimolare la fioritura, elimina gli steli sfioriti e sostienila con apporto di concime a primavera. Se ami i fiori bianchi, cerca la varietà Viola ricadente 'Cool Wave White'.

In giardino: il calicanto
All’aria aperta, in piena terra, coltiva il calicanto, Chimonanthus fragrans: di per sé è un arbusto un po' disordinato con rigidi rami che si sviluppano in tante direzioni, d’estate porta lucide foglie e in inverno… è davvero incantevole, perché sui rami spogli si copre di fiori gialli molto profumati! Alle più miti temperature facilmente mantiene anche un po’ di fogliame mentre fiorisce.
È una pianta rustica che ben si adatta alle rigide temperature, prediligendo tuttavia le posizioni soleggiate: riservagli un posto d’onore in giardino. Per godere ancora di più del suo aroma, a gennaio e febbraio taglia alcuni rami e mettili in casa in un vaso con acqua, dove fioriranno portando un soffio di primavera. Un trucco: l’estremità del taglio va battuta preventivamente con un martello.
Dopo la fioritura, a inizio primavera, puoi accorciare leggermente i rami per mantenere in ordine la chioma. Durante il periodo primaverile, moltiplicalo da pollone staccandolo dalla base della pianta madre, provvedendo a metterlo direttamente a dimora in piena terra.

Gioca il jolly: l’elleboro
L’elleboro, detto anche rosa di Natale, ama la mezz’ombra e le fresche temperature del sottobosco: è facilmente comprensibile che non apprezzi gli ambienti domestici. Ma se gli trovi il posto più idoneo, in grado di soddisfare le sue esigenze di coltivazione, puoi tenerlo in casa (ma solo per poco tempo!), sul davanzale della finestra più luminosa, annaffiando solo quando la terra è asciutta.
Il suo nome comune di rosa di Natale è dato dalla forma del suo fiore, che in realtà è composto da brattee e non da petali. Coltiva la pianta in una zona del giardino riparata dalla chioma di alberi o arbusti a foglia caduca, dove le sue radici possano godere di terra più umida; ma è possibile coltivarla anche in terrazzo, purché gli si destini spazio in un contenitore dove le radici possano agevolmente ingrossare e dove la notte non sia disturbata da troppa luce artificiale. Al momento dell’impianto e nelle fasi di crescita vegetativa, offrigli una concimazione organica a base di fosforo e potassio. Gradisce anche una buona manciata di cenere di legna, che spesso abbonda in inverno!

I licheni, perfetti per decorare

Ti sarà forse capitato, durante una passeggiata in montagna, di vedere a terra dei batuffoli verdi, che sembrano una via di mezzo tra muschi e alghe: si tratta dei licheni. Cadono dai rami degli alberi, sui quali vivono in simbiosi con altri organismi vegetali in grado di compiere la fotosintesi clorofilliana. Appartengono alla flora alpina e sono soggetti a tutela e conservazione. Ogni regione stabilisce una scala di tutela e vieta l’eradicazione delle specie di flora spontanea autoctona come felci, muschi e licheni, ma ne permette la raccolta in piccole quantità a scopo officinale, previo permesso.
Caduti a terra e secchi hanno poca possibilità di sopravvivenza e si possono “adottare”. Puoi portarli a casa e reidratarli mettendoli a bagno in acqua per qualche ora e utilizzarli per aggiungere interesse a una decorazione floreale. Come? Inserendoli semplicemente tra un bulbo e l'altro per coprire il terriccio di una composizione di bulbi, appositamente forzati per la fioritura invernale.